(anti) aging - 22 settembre 2012 - Padiglione Palmanova - Forte Marghera
C32 e 4 Culture - Bucarest
Concetto, coreografia & performance: Mădălina Dan, Mihaela Dancs
Light design: Cătălin Nicolescu
Assistenza tecnica: Mihai Dragomir
Consulenza artistica: Ștefania Ferchedău
Partners & funders: National Dance Centre Bucharest, E-motional Bodies& Cities/ Gabriela Tudor
Foundation, artsf
(anti) aging è stato creato con l'intenzione di essere rifatto a 30 anni dal debutto, nel 2041. Nel 2012 Mădălina Dan and Mihaela Dancs propongono creative sanatorium format, che cerca piacere, rilassamento, godimento, vitalità e libidine, serena accettazione del presente e mantenimento per il futuro. Ha debuttato nell'ottobre 2011 al Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Bucarest, successivamente presentato Temps d’Images Festival a Cluj-Napoca, Daile Theatre in Riga (Lettonia) all'interno di E-Motional, spazio subRahova a Cartierul de dans a Bucarest.
Light design: Cătălin Nicolescu
Assistenza tecnica: Mihai Dragomir
Consulenza artistica: Ștefania Ferchedău
Partners & funders: National Dance Centre Bucharest, E-motional Bodies& Cities/ Gabriela Tudor
Foundation, artsf
(anti) aging è stato creato con l'intenzione di essere rifatto a 30 anni dal debutto, nel 2041. Nel 2012 Mădălina Dan and Mihaela Dancs propongono creative sanatorium format, che cerca piacere, rilassamento, godimento, vitalità e libidine, serena accettazione del presente e mantenimento per il futuro. Ha debuttato nell'ottobre 2011 al Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Bucarest, successivamente presentato Temps d’Images Festival a Cluj-Napoca, Daile Theatre in Riga (Lettonia) all'interno di E-Motional, spazio subRahova a Cartierul de dans a Bucarest.
Lulu's Room - 23 settembre 2012 - Padiglione Palmanova - Forte Marghera
C32 e 4 Culture - Bucarest
Concetto, coreografia & performance: Mihaela Dancs
Light designer: Cătălin Nicolescu
Partners & funders: National Dance Centre Bucharest
In Lulu's Room una moltitudine di intenzioni e decisioni vengono costantemente discusse e negoziate. In equilibrio tra dentro/fuori – controllo/fuori controllo – sapere/ non sapere, ogni cosa va, ogni cosa è importante e non, ogni cosa svanisce. “Una performance che tratta, a vari livelli, il significato dell'essere presente. Da un lato vediamo il presente assunto dal performer, dall'altro veniamo guidati ad un punto in cui noi dobbiamo rapportarci allo stato del nostro presente. Queste due realtà di Lulu's Room rappresentano una sottile modalità sottile di risolvere la relazione performer/pubblico (Gina Serbanescu, Moving Dialogue: Think Fourth!, Critical Correspondence, 18.11.2010).
Light designer: Cătălin Nicolescu
Partners & funders: National Dance Centre Bucharest
In Lulu's Room una moltitudine di intenzioni e decisioni vengono costantemente discusse e negoziate. In equilibrio tra dentro/fuori – controllo/fuori controllo – sapere/ non sapere, ogni cosa va, ogni cosa è importante e non, ogni cosa svanisce. “Una performance che tratta, a vari livelli, il significato dell'essere presente. Da un lato vediamo il presente assunto dal performer, dall'altro veniamo guidati ad un punto in cui noi dobbiamo rapportarci allo stato del nostro presente. Queste due realtà di Lulu's Room rappresentano una sottile modalità sottile di risolvere la relazione performer/pubblico (Gina Serbanescu, Moving Dialogue: Think Fourth!, Critical Correspondence, 18.11.2010).
The thing doesn't touch me - 23 settembre 2012 - Padiglione Palmanova - Forte Marghera
C32 e 4 Culture - Bucarest
Concetto, coreografia & performance: Valentina De Piante Niculae ( Ro/I)
Creato ed interpretato da: Valentina De Piante ( Ro/I) e Timea Kovacs ( Ro)
Creato con la drammaturga e coreografa : Serenella Fonzar (I)
Light designer: Cătălin Nicolescu
Musica: M. Berens, Vita-Ena, Aurechre, Carbon_Based_Lifeforms
Co-produzione: Jardin d’Europe, “ 4 Culture”- Bucarest (Ro), Centro Culturale “ G. Apostu”- Bacău, (Ro), CNDB Centro Nazionale della Danza-Bucarest (Ro), Centro Coreografico “Trois C-L”-
Lussemburgo, Associazione per la Ricerca Coreografica “Avenal”- Cervignano del Friuli, (Italia)
Con il sostegno finanziario di: Programma Cultura dell’Unione Europea, CNDB-Bucarest, Paf-Performing Arts Forum-Francia, Cartierul de Dans- Bucarest.
A quarant’anni, mi ritrovo con una nuova identità, una nuova carta d’identità, in un nuovo contesto bio-politico.Dopo tre gravidanze, la cura dei bambini, la lotta per ottenere la cittadinanza rumena, la coreografia e la ricerca all’Università, il mio corpo ha accumulato segni di difficile interpretazione, contraddittori…Chi sono? Mi è stato consigliato di cercare qualcosa da me dimenticato: la donna primitiva, il mio doppio misterioso, l’Animus maschile… Considerando i bambini punto di riferimento privilegiato, “mi sono lanciata” nel corpo, dove si allacciano esperienze di più vite, in una convivenza biologica-culturale-emotiva-biografica. Cerco nel corpo i segni di genere e potere, di sensualità e sessualità, di infanzia e vecchiaia…con uno straniamento di stampo brechtiano, mi analizzo mentre sono sulla scena. Valentina De Piante Niculae.
Creato ed interpretato da: Valentina De Piante ( Ro/I) e Timea Kovacs ( Ro)
Creato con la drammaturga e coreografa : Serenella Fonzar (I)
Light designer: Cătălin Nicolescu
Musica: M. Berens, Vita-Ena, Aurechre, Carbon_Based_Lifeforms
Co-produzione: Jardin d’Europe, “ 4 Culture”- Bucarest (Ro), Centro Culturale “ G. Apostu”- Bacău, (Ro), CNDB Centro Nazionale della Danza-Bucarest (Ro), Centro Coreografico “Trois C-L”-
Lussemburgo, Associazione per la Ricerca Coreografica “Avenal”- Cervignano del Friuli, (Italia)
Con il sostegno finanziario di: Programma Cultura dell’Unione Europea, CNDB-Bucarest, Paf-Performing Arts Forum-Francia, Cartierul de Dans- Bucarest.
A quarant’anni, mi ritrovo con una nuova identità, una nuova carta d’identità, in un nuovo contesto bio-politico.Dopo tre gravidanze, la cura dei bambini, la lotta per ottenere la cittadinanza rumena, la coreografia e la ricerca all’Università, il mio corpo ha accumulato segni di difficile interpretazione, contraddittori…Chi sono? Mi è stato consigliato di cercare qualcosa da me dimenticato: la donna primitiva, il mio doppio misterioso, l’Animus maschile… Considerando i bambini punto di riferimento privilegiato, “mi sono lanciata” nel corpo, dove si allacciano esperienze di più vite, in una convivenza biologica-culturale-emotiva-biografica. Cerco nel corpo i segni di genere e potere, di sensualità e sessualità, di infanzia e vecchiaia…con uno straniamento di stampo brechtiano, mi analizzo mentre sono sulla scena. Valentina De Piante Niculae.
[Photo credits: Alessio Cavallucci].