Il giardino promesso, appunti per una botanica manzoniana
3/31 maggio 2013 - Esterni di Forte Marghera
Eve Ar: V.
Il Giardino Promesso - Appunti per una botanica manzoniana, un’installazione botanica di Claudio Rocchetti realizzata nel cuore del parco di Forte Marghera
Il Giardino Promesso - Appunti per una botanica manzoniana è un’installazione botanica che prende forma dalla lettura e dallo studio del XXXIII capitolo del romanzo I Promessi Sposi, nel quale l’autore descrive con dovizia di particolari un giardino abbandonato elencando ogni pianta ospitata al suo interno. Questa suggestione ha colpito Claudio Rocchetti, la cui ricerca è da tempo incentrata sul rapporto tra abbandono e memoria.
In seguito ad una visita a Forte Marghera, l’artista ha individuato un’area specifica in cui dar luogo a questa fascinazione: il Giardino Promesso è un’installazione botanica realizzata con tutte e 20 le piante citate nella descrizione del giardino di Manzoni, una scultura-ambiente in continuo mutamento, situata in un prato del parco di Forte Marghera.
Nel Giardino Promesso varie piante da frutto e altre erbe sono lasciate libere di crescere e svilupparsi: un giardino lasciato a se stesso, alla spontanea vitalità vegetale, un luogo dove le specie solitamente eliminate prosperano e si moltiplica la varietà e diversità.
Il Giardino Promesso è pensato come un processo e perciò ha più a che fare con le possibilità che con le soluzioni; come tale, cresce e si arricchisce ogni giorno. In questo blog saranno raccolti tutti i documenti relativi alla sua ideazione, sviluppo e abbandono
http://giardinopromesso.tumblr.com
Il Giardino Promesso - Appunti per una botanica manzoniana è un’installazione botanica che prende forma dalla lettura e dallo studio del XXXIII capitolo del romanzo I Promessi Sposi, nel quale l’autore descrive con dovizia di particolari un giardino abbandonato elencando ogni pianta ospitata al suo interno. Questa suggestione ha colpito Claudio Rocchetti, la cui ricerca è da tempo incentrata sul rapporto tra abbandono e memoria.
In seguito ad una visita a Forte Marghera, l’artista ha individuato un’area specifica in cui dar luogo a questa fascinazione: il Giardino Promesso è un’installazione botanica realizzata con tutte e 20 le piante citate nella descrizione del giardino di Manzoni, una scultura-ambiente in continuo mutamento, situata in un prato del parco di Forte Marghera.
Nel Giardino Promesso varie piante da frutto e altre erbe sono lasciate libere di crescere e svilupparsi: un giardino lasciato a se stesso, alla spontanea vitalità vegetale, un luogo dove le specie solitamente eliminate prosperano e si moltiplica la varietà e diversità.
Il Giardino Promesso è pensato come un processo e perciò ha più a che fare con le possibilità che con le soluzioni; come tale, cresce e si arricchisce ogni giorno. In questo blog saranno raccolti tutti i documenti relativi alla sua ideazione, sviluppo e abbandono
http://giardinopromesso.tumblr.com
Ciclo di performance sonore
Il Giardino Promesso accoglie un ciclo di performance sonore di musicisti italiani ed europei, programmate per tutto il mese di maggio 2013. Questi appuntamenti dedicati al suono hanno lo scopo di mettere in relazione la ricerca musicale contemporanea a un particolare paesaggio e a due temi: l’abbandono e la memoria.
Claudio Rocchetti descrive la musica come “un sistema di addii”, in cui ad ogni nota che muore ne succede da un’altra, che ne mantiene vivo il ricordo. All’interno di questa fisica del suono emerge il rapporto con la vita vegetale perché, come il seme scompare con la crescita della pianta, così il frutto succede al fiore, mantenendone il ricordo e la possibilità di riproduzione.
A partire da venerdì 3 maggio 2013 il Giardino ospiterà un ciclo di performance sonore che dureranno per tutto il mese di maggio 2013:
venerdì 3 maggio 2013: Claudio Rocchetti
venerdì 17 maggio 2013: Ottaven
venerdì 24 maggio 2013: Enrico Malatesta, Attila Faravelli & Matija Schellander
venerdì 31 maggio 2013: Kam Hassah
Il ciclo di performance sonore sarà aperto al pubblico e gratuito.
Tutti gli appuntamenti sonori si terranno presso l’installazione botanica de ll Giardino Promesso - Padiglione Palmanova di Forte Marghera - con inizio al tramonto di ogni venerdì (20.30 circa).
OTTAVEN
Il linguaggio musicale di Ottaven è ricorsivo, ripetitivo, ossessivo, scava e insiste nelle azioni. Il suono nasce come superfetazione di un nucleo centrale che si espande, si ripiega in sé stesso, si moltiplica fino ad occupare in esteso lo spettro della percezione. Il suono è fisico, medium di messaggi e portatore di significati: si accosta e si lega ai meccanismi di formazione e trasmissione del linguaggio vocale e corporeo. Tramite la sua musica, Ottaven traccia una linea evanescente fra concentrata composizione e libera improvvisazione, la stessa linea che traccia ogni animale (uomo compreso) nella comunicazione con i propri simili.
ENRICO MALATESTA, ATTILA FARAVELLI & MATIJA SCHELLANDER
Il tema centrale del lavoro del trio è il limite che intercorre tra il suono ed il silenzio;
Enrico Malatesta crea texture basate sugli strumenti a percussione, da lui utilizzati per generare ambienti sonori in cui le risonanze, i suoni fantasma, e l’azione legato-slegato dei gesti assumono un valore centrale; la visione sonica si sviluppa nel tempo su differenti piani di ascolto in cui il silenzio assume un ruolo fondamentale.
Il sound artist Attila Faravelli e il contrabbassista Matija Schellander dialogano con lo spazio della performance intessendo trame di risonanze con l’ambiente. Gli strumenti nelle loro mani diventano aerofoni liberi (freie aerophone, secondo la classificazione Hornbostel-Sachs), in cui l’aria in vibrazione che genera il suono non è contenuta negli strumenti stessi; il contrabbasso e gli Aural Tools che i due artisti costruiscono diventano media per tradurre le micro-oscillazioni che, sempre diverse, attraversano la natura.
KAM HASSAH
L'ultimo appuntamento del ciclo di perfomance sonore avrà come protagonista Kam Hassah. Il suo lavoro consiste nel recuperare ciò che c’è ancora di salvabile, fra frammenti e schegge, di un mondo di suoni riemersi dopo un grande diluvio.
BIO
Ottaven, alias musicale di Canedicoda, è il nome del progetto di ricerca elettroacustica di Giovanni Donadini. Ha collaborato con diverse altre band come With Love, WW, Lago Morto, Nastro Mortal, Magic Towers, Utat, Forum I. Nell’ambito del suo progetto solista ha realizzato diverse audiocassette, cd-r e suonato in tutta Europa.
Enrico Malatesta è un percussionista attivo nel campo della musica contemporanea. Dopo gli studi presso il conservatorio ‘Bruno Maderna’ di Cesena ha intrapreso un personale percorso di ricerca di ridefinizione del ruolo del percussionista. Lavora regolarmente con i percussionisti Christian Wolfarth e Seijiro Murayama. Ha pubblicato materiale per Presto!?Records, SecondSleep, Die Schachtel, Entr’acte, Senufo Editions ed è membro fondatore dell’ensemble europeo Glück.
Attila Faravelli è un sound artist e musicista elettro-acustico di base a Milano. I suoi lavori sono stati presentati negli Stati Uniti, in Europa e in Cina. Nel 2010 ha partecipato alla Biennale Architettura di Venezia e nel 2012 ha curato la voce italiana nel progetto corale Sounds of Europe. È anche fondatore e produttore del progetto Aural Tools che indaga il processo di produzione sonora di un gruppo selezionato di musicisti.
Matija Schellander è un compositore e musicista d’improvvisazione viennese. Ha collaborato con molti grandi nomi della musica a livello internazionale. Nel vasto spettro della sua produzione ricordiamo qui la cassetta ‘Old Girl, Old Boy’ (mosz records, 2010) e l’LP ‘wir werden’ (god records, 2013) realizzati in duo con Maja Osojnik e il suo primo CD solista ‘sum šum’ per la label coreana The Manual, del 2012. Ha collaborato con Attila Faravelli nella realizzazione dell’Aural Tool #2, freie aerophone.
Kam Hassah è il nome del progetto solista di Matteo Castro, già attivo con l’alias Endless Sea e nelle formazioni Drug Age e Lettera 22. È il creatore delle label Second Sleep e Musica Moderna. Kam Hassah rielabora in una direzione fortemente sincretica alcune delle esperienze della musica della seconda metà del Novecento e dell’inizio del nuovo millennio. La sua grammatica musicale prende le mosse dal confine impalpabile suono/rumore della musique concrète di Pierre Schaeffer e Pierre Henry, attraversa prove di field recording e sprofonda negli oscuri e alienanti abissi del drone e dell’industrial per creare un flusso dinamico di suono che oscilla tra apici harsh e momenti di stasi ambientale.
Il progetto è ideato da Claudio Rocchetti e curato da Eventi-Arte-Venezia per Parco del Contemporaneo 2013, in partenariato con la Regione del Veneto e con il sostegno e patrocinio del Comune di Venezia - Assessorato all’Ambiente, alle Politiche Giovanili e alla Città Sostenibile; Presidenza del Consiglio comunale ; il progetto è finanziato da Università Cà Foscari - Fondi per le attività studentesche e sostenuto dal Forum Austriaco di Cultura e dalla cooperativa Controvento.
Forte Marghera, Padiglione Palmanova - Mestre (VE)
"perché i pratini ben tosati sono una specie di deserto che non insegna niente, simbolo del moderno deserto interiore, il quale più o meno somiglia a una moquette."
Ermanno Cavazzoni
Dal momento in cui Il Giardino Promesso verrà abbandonato, tutti i frammenti continueranno a essere raccolti in questo tumbrl
Il Giardino Promesso accoglie un ciclo di performance sonore di musicisti italiani ed europei, programmate per tutto il mese di maggio 2013. Questi appuntamenti dedicati al suono hanno lo scopo di mettere in relazione la ricerca musicale contemporanea a un particolare paesaggio e a due temi: l’abbandono e la memoria.
Claudio Rocchetti descrive la musica come “un sistema di addii”, in cui ad ogni nota che muore ne succede da un’altra, che ne mantiene vivo il ricordo. All’interno di questa fisica del suono emerge il rapporto con la vita vegetale perché, come il seme scompare con la crescita della pianta, così il frutto succede al fiore, mantenendone il ricordo e la possibilità di riproduzione.
A partire da venerdì 3 maggio 2013 il Giardino ospiterà un ciclo di performance sonore che dureranno per tutto il mese di maggio 2013:
venerdì 3 maggio 2013: Claudio Rocchetti
venerdì 17 maggio 2013: Ottaven
venerdì 24 maggio 2013: Enrico Malatesta, Attila Faravelli & Matija Schellander
venerdì 31 maggio 2013: Kam Hassah
Il ciclo di performance sonore sarà aperto al pubblico e gratuito.
Tutti gli appuntamenti sonori si terranno presso l’installazione botanica de ll Giardino Promesso - Padiglione Palmanova di Forte Marghera - con inizio al tramonto di ogni venerdì (20.30 circa).
OTTAVEN
Il linguaggio musicale di Ottaven è ricorsivo, ripetitivo, ossessivo, scava e insiste nelle azioni. Il suono nasce come superfetazione di un nucleo centrale che si espande, si ripiega in sé stesso, si moltiplica fino ad occupare in esteso lo spettro della percezione. Il suono è fisico, medium di messaggi e portatore di significati: si accosta e si lega ai meccanismi di formazione e trasmissione del linguaggio vocale e corporeo. Tramite la sua musica, Ottaven traccia una linea evanescente fra concentrata composizione e libera improvvisazione, la stessa linea che traccia ogni animale (uomo compreso) nella comunicazione con i propri simili.
ENRICO MALATESTA, ATTILA FARAVELLI & MATIJA SCHELLANDER
Il tema centrale del lavoro del trio è il limite che intercorre tra il suono ed il silenzio;
Enrico Malatesta crea texture basate sugli strumenti a percussione, da lui utilizzati per generare ambienti sonori in cui le risonanze, i suoni fantasma, e l’azione legato-slegato dei gesti assumono un valore centrale; la visione sonica si sviluppa nel tempo su differenti piani di ascolto in cui il silenzio assume un ruolo fondamentale.
Il sound artist Attila Faravelli e il contrabbassista Matija Schellander dialogano con lo spazio della performance intessendo trame di risonanze con l’ambiente. Gli strumenti nelle loro mani diventano aerofoni liberi (freie aerophone, secondo la classificazione Hornbostel-Sachs), in cui l’aria in vibrazione che genera il suono non è contenuta negli strumenti stessi; il contrabbasso e gli Aural Tools che i due artisti costruiscono diventano media per tradurre le micro-oscillazioni che, sempre diverse, attraversano la natura.
KAM HASSAH
L'ultimo appuntamento del ciclo di perfomance sonore avrà come protagonista Kam Hassah. Il suo lavoro consiste nel recuperare ciò che c’è ancora di salvabile, fra frammenti e schegge, di un mondo di suoni riemersi dopo un grande diluvio.
BIO
Ottaven, alias musicale di Canedicoda, è il nome del progetto di ricerca elettroacustica di Giovanni Donadini. Ha collaborato con diverse altre band come With Love, WW, Lago Morto, Nastro Mortal, Magic Towers, Utat, Forum I. Nell’ambito del suo progetto solista ha realizzato diverse audiocassette, cd-r e suonato in tutta Europa.
Enrico Malatesta è un percussionista attivo nel campo della musica contemporanea. Dopo gli studi presso il conservatorio ‘Bruno Maderna’ di Cesena ha intrapreso un personale percorso di ricerca di ridefinizione del ruolo del percussionista. Lavora regolarmente con i percussionisti Christian Wolfarth e Seijiro Murayama. Ha pubblicato materiale per Presto!?Records, SecondSleep, Die Schachtel, Entr’acte, Senufo Editions ed è membro fondatore dell’ensemble europeo Glück.
Attila Faravelli è un sound artist e musicista elettro-acustico di base a Milano. I suoi lavori sono stati presentati negli Stati Uniti, in Europa e in Cina. Nel 2010 ha partecipato alla Biennale Architettura di Venezia e nel 2012 ha curato la voce italiana nel progetto corale Sounds of Europe. È anche fondatore e produttore del progetto Aural Tools che indaga il processo di produzione sonora di un gruppo selezionato di musicisti.
Matija Schellander è un compositore e musicista d’improvvisazione viennese. Ha collaborato con molti grandi nomi della musica a livello internazionale. Nel vasto spettro della sua produzione ricordiamo qui la cassetta ‘Old Girl, Old Boy’ (mosz records, 2010) e l’LP ‘wir werden’ (god records, 2013) realizzati in duo con Maja Osojnik e il suo primo CD solista ‘sum šum’ per la label coreana The Manual, del 2012. Ha collaborato con Attila Faravelli nella realizzazione dell’Aural Tool #2, freie aerophone.
Kam Hassah è il nome del progetto solista di Matteo Castro, già attivo con l’alias Endless Sea e nelle formazioni Drug Age e Lettera 22. È il creatore delle label Second Sleep e Musica Moderna. Kam Hassah rielabora in una direzione fortemente sincretica alcune delle esperienze della musica della seconda metà del Novecento e dell’inizio del nuovo millennio. La sua grammatica musicale prende le mosse dal confine impalpabile suono/rumore della musique concrète di Pierre Schaeffer e Pierre Henry, attraversa prove di field recording e sprofonda negli oscuri e alienanti abissi del drone e dell’industrial per creare un flusso dinamico di suono che oscilla tra apici harsh e momenti di stasi ambientale.
Il progetto è ideato da Claudio Rocchetti e curato da Eventi-Arte-Venezia per Parco del Contemporaneo 2013, in partenariato con la Regione del Veneto e con il sostegno e patrocinio del Comune di Venezia - Assessorato all’Ambiente, alle Politiche Giovanili e alla Città Sostenibile; Presidenza del Consiglio comunale ; il progetto è finanziato da Università Cà Foscari - Fondi per le attività studentesche e sostenuto dal Forum Austriaco di Cultura e dalla cooperativa Controvento.
Forte Marghera, Padiglione Palmanova - Mestre (VE)
"perché i pratini ben tosati sono una specie di deserto che non insegna niente, simbolo del moderno deserto interiore, il quale più o meno somiglia a una moquette."
Ermanno Cavazzoni
Dal momento in cui Il Giardino Promesso verrà abbandonato, tutti i frammenti continueranno a essere raccolti in questo tumbrl